L'
amicizia non biasima nel momento della difficolta',
non dice con fredda ragionevolezza: se tu avessi fatto cosi' o cosi'.
Apre semplicemente le braccia e dice: non voglio sapere,
non giudico, qui c'e' un cuore dove puoi riposare.

   


 

                                                              




















 

                       

      
                             
 
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Una zia speciale....la mia

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2009 01:59
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Post: 320
Città: TORINO
Età: 96
Sesso: Femminile
22/01/2009 00:19

Una Zia speciale



Questa lettera è dedicata ad una zia veramente speciale, la mia, (che è stata anche più di una zia; è stata per me Amica, Mamma e Zia), anche se non c'è più, lei vive SEMPRE dentro di me, nel MIO CUORE

Vorrei dedicare questo spazio per ricordarti, sò bene che non serve scrivere di te, della tua vita e del tuo dolce sorriso, che non hanno alcun bisogno di carta e penna per restare indelebili, vivi e inalterati in me, comunque, finché il sangue scorrerà ancora nelle mie vene, finché i miei polmoni si riempiranno di aria e gli occhi avranno modo di spaziare sul mondo, tu vivrai attraverso i battiti del mio cuore, i miei gesti e i miei pensieri...ci faremo beffa della morte, ne rideremo ancora insieme come un tempo, quando la sola idea di una fine ti rendeva irrequieta e per sdrammatizzare "usavamo" l'ironia, "usavamo" l'amore per riempire le assenze di chi prima di te aveva lasciato un posto vuoto, di chi, senza salutare, senza averne il tempo, ci aveva lasciati soli con le nostre paure e le tante frasi da dire.

Quando qualcuno se ne và, il primo grande dolore sono laceranti nostalgie, le parole mai dette, infinito bisogno di rubare ancora solo un'istante alla morte per poter sciorinare tutto ciò che altrimenti resterebbe inascoltato, sospeso nel vuoto dell'addio... e così che è accaduto, anche io ho parole non dette, per te... ma non c'è più dolore per questo, ho imparato a parlarti lo stesso, attraverso una canzone, fra le pieghe di una poesia, osservando un tramonto e ascoltando il ticchettio della pioggia sull'asfalto; con la certezza assoluta di saperti lì ad ascoltare, lo sguardo attento di chi vuole coglierne le sfumature, di chi ama le parole, di chi vive di parole.

Te ne sei andata quando faceva ancora freddo, senza un sussurro, forse guardavi il cielo e non ti sei nemmeno accorta di volarci dentro...sorpresi e impotenti abbiamo dovuto lasciarti la mano, lasciarti l'anima, dovevi essere libera e così hai potuto spiccare il volo nell'immensità.

Non mi dimentico mai di volgere lo sguardo verso il blu, è diventata un'abitudine quando ti avevo accanto, adesso è un bisogno di cui non sò privarmi, ogni volta mi coglie quello strano brivido, quella sensazione di eterno che abitava in te e che ritrovo solo alzando gli occhi al cielo, immaginando che quella stella, la più vivida e brillante racchiuda la tua essenza, quello che non è più materia ma solo puro pensiero.

Grazie per le certezze che mi hai dato, per le cose che ho imparato vivendoti accanto, per quell'amore che mi hai lasciato in eredità e che forse spesso stenta ad uscire a liberarsi dalle catene, ma devi capirmi mi manchi tanto... ti prometto che imparerò a camminare senza la tua mano ma ci vuole tempo, devi capire che è così poco che sei partita, ma il patto stipulato lo ricordo bene, prima di prendere quel treno del "non ritorno", con te hai portato qualcosa di me, ma al contrario di altri, di sempre, ciò che hai portato via non dimentichi mai di restituirmelo un pezzo per volta, a piccole gocce, come una pioggia provvidenziale non manchi mai di rinnovare la tua presenza... e, arriva un sorriso quando dentro non c'è, una carezza quando manca l'amore, un vento leggero quando fuori tutto ti opprime, una parola d'incoraggiamento usando vocaboli in codice, piccoli tributi soltanto nostri... come un fiore colorato tra le pagine di un libro dimenticato.

Oggi ho ricevuto un segnale dal cielo...

L'arcobaleno più bello che abbia mai visto ha colorato il cielo come un caleidoscopio,..."non si può toccare"...mi hai detto.."ma esiste... tu lo puoi vedere, così come l'amore, non lo puoi toccare ma esiste... ascolta le note che provengono dal cuore e racchiudile in uno scrigno... l'arcobaleno non perderà i suoi colori e tu non perderai il senso della vita, ne la strada per arrivare al CUORE".

Grazie Zia se ogni cosa che vivo è più VIVA della VITA.

Debora (28/05/2004)
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Post: 320
Città: TORINO
Età: 96
Sesso: Femminile
23/01/2009 01:59

Un anno dopo
China sul vaso posto su questa terrazza, le mie mani nella terra cercano di fare spazio alle begonie che tanto amavi. La terra è quasi secca, l'afa di questa giornata di fine maggio è insopportabile non solo per me, ma anche per la natura stessa.
Non riesco a ricordare il clima dell'anno scorso in questo periodo, ma rammento perfettamente la pioggia che scendeva lo scorso anno quando ti accompagnai nell'ultimo tuo viaggio.
Oggi avrei voluto portarti i rossi papaveri di Monet o i girasoli di Van Gogh. Amavi così tanto gli impressionisti francesi. Entusiasta mi parlavi di come riuscissero a fermare la luce sulla tela, fino a farla diventare unico vero soggetto di un quadro in cui la percezione delle forme distinte sembrava appartenere al secondo piano.
Riaffiorano i ricordi, sembra ieri: il pennello con un gesto fermo della tua mano raccoglieva colore sulla tavolozza, odore di olio di lino e di trementina.....Tu che ti allontani di qualche passo per osservare la tela sulla quale hai tracciato segni che nel loro apparente disordine segnano già i contorni di quell' emozione che ben impressa hai in te ancor prima che possa rendersi visibile in colorate forme.
E poi tutte le cose che mi hai insegnato; mi hai insegnato a sorridere sempre anche nelle avversità, mi sei stata sostegno nei momenti di dolore, nelle mie prime sconfitte, sei stata la prima spalla su cui piangere, sei stata la Zia speciale che mi incoraggiava....sempre.
Non era debolezza la tua che pareva a volte sopraggiungere su di Te, ma grande sensibilità d'animo. L'ho compreso tardi. Per fortuna non così tardi da diventare quel "mai" che oggi non mi permetterebbe di pensare serenamente a quell'ultimo giorno insieme in cui ti dissi sentendolo arrivare per la prima volta direttamente dal cuore "Ti voglio bene, Zia" e tu nel prendermi la mano rispondesti "Anch'io....tanto".
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