L'
amicizia non biasima nel momento della difficolta',
non dice con fredda ragionevolezza: se tu avessi fatto cosi' o cosi'.
Apre semplicemente le braccia e dice: non voglio sapere,
non giudico, qui c'e' un cuore dove puoi riposare.

   


 

                                                              




















 

                       

      
                             
 
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Giornata della memoria

Ultimo Aggiornamento: 27/01/2009 19:11
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27/01/2009 19:04

GIORNATA DELLA MEMORIA: IL RICORDO DELL'OLOCAUSTO

Oggi, giornata della memoria che serve a ricordare l'Olocausto, sono innumerevoli le iniziative che vedono protagonisti i massimi rappresentanti delle istituzioni.

Si inizia al Quirinale, dove alle 11 e' previsto l'incontro tra il presidente Giorgio Napolitano e Renzo Gattegna, presidente dell'Unione delle Comunita' ebraiche italiane (Ucei). La cerimonia sara' preceduta dalla consegna da parte di Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, di attestati di riconoscenza agli ex internati nei campi di concentramento.

Oltre all'intervento del capo dello Stato, in calendario c'e' anche quello di Mariastella Gelmini, ministro della Pubblica istruzione, che premiera' gli studenti vincitori del concorso per le migliori ricerche intorno al tema dell'Olocausto.

Chiudera' la cerimonia l'intervento di Gattegna.

Il Senato dedichera' con piu' interventi l'apertura della seduta di oggi, prevista alle 10, 30, al ricordo dell'Olocausto. Alla Camera, con inizio alle 15, presso la Sala della Lupa, inizia invece il convegno su ''Memoria: dalle testimonianze dirette al Museo della Shoah''. Oltre all'introduzione di Gianfranco Fini, presidente di Montecitorio, sono previsti gli interventi di Gianni Alemanno, Piero Marrazzo, Nicola Zingaretti, Walter Veltroni, Renzo Gattegna, Leone Paserman, Goti Bauer, Marcello Pezzetti, Luca Zevi e Giorgio Maria Tamburini.

La presenza di Alemanno, sindaco di Roma, Zingaretti, presidente della Provincia di Roma e Marrazzo, presidente della Regione Lazio, serve a illustrare il progetto del Museo nazionale della Shoah che sorgera' sulla via Nomentana e verra' inaugurato nel 2011 (l'idea iniziale e' stata approvata all'unanimita' dal Consiglio comunale della Capitale nel 2008, in concomitanza con la ricorrenza del settantesimo anniversario della promulgazione in Italia delle leggi antiebraiche e razziste).

Un'altra manifestazione celebrativa e' prevista alle 18.00 al Vittoriano. Sandro Bondi, ministro dei Beni culturali, e il giornalista Bruno Vespa presentano ''Il libro della Shoah italiana'' di Marcello Pezzetti, che raccoglie i racconti dei sopravvissuti italiani all'Olocausto. Innumerevoli i programmi televisivi previsti nel palinsesto di oggi sulle reti Rai, Mediaset e Sky dedicati al ricordo dell'Olocausto.

Nel pomeriggio lo scrittore israeliano David Grossman inaugura al Teatro Argentina il progetto letterario del Teatro di Roma. Il romanziere assistera' alla lettura di alcuni brani del suo ultimo libro ''A un cerbiatto somiglia il mio amore''.

Queste iniziative, altre sono in programma in tutta Italia, dimostrano la condivisione dell'intero mondo politico italiano di una giornata istituita nel 2000 che serve a ricordare l'abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz in Polonia, avvenuto il 27 gennaio del 1945 per opera delle truppe sovietiche che furono le prime a liberare gli internati.

La Cgil e la Cisl della Lombardia hanno organizzato con la Provincia di Milano proprio un viaggio ad Auschwitz per oltre mille studenti, lavoratori e pensionati. Analoga iniziativa e' stata organizzata dalla Regione Toscana. Un treno e' partito da Firenze con destinazione Auschwitz: a bordo 800 studenti delle scuole superiori e giovani di diversi paesi che frequentano le universita' toscane.

Non e' intanto sopita la polemica tra la Comunita' ebraica e il Vaticano che ha per oggetto la revoca della scomunica da parte di Benedetto XVI a Richard Williamson, uno dei quattro vescovi ordinati da monsignor Marcel Lefebvre in polemica con la Santa sede nel 1988. Williamson, in un'intervista precedente alla decisione del Papa, ha negato l'esistenza delle camere a gas naziste e ha ridotto il numero degli ebrei uccisi nel corso dell'Olocausto a 300 mila.

''La riabilitazione e' un fatto interno alla Chiesa e su quello non voglio interferire, ma sul negazionismo abbiamo molto da dire perche' lo riteniamo un'infamia'', ha dichiarato Renzo Gattegna, presidente dell'Unione delle Comunita' ebraiche italiane.

La replica vaticana e' affidata al cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani: ''Mentre esprimiamo il nostro apprezzamento per l'atto di misericordia del Santo Padre, manifestiamo il dispiacere per le infondate e immotivate dichiarazioni di uno dei quattro vescovi interessati circa la Shoah''. Il cardinale valuta pero' come ''ingiuste'' le parole pronunciate dagli ebrei italiani nei confronti della decisione di Benedetto XVI.

Una piu' ferma condanna delle tesi negazioniste giunge dalla Conferenza episcopale tedesca, il cui portavoce Matthias Kopp - in un'intervista alla seconda rete televisiva pubblica ''Zdf'' di Berlino - ha dichiarato che ''Williamson dovra' ritirare prima o poi le sue affermazioni, poiche' esse non appartengono all'insegnamento della Chiesa cattolica''.


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GIORNATA MEMORIA: NAPOLITANO, NON CONFONDERE CRITICHE A ISRAELE CON LA SUA NEGAZIONE

E' proprio ''nei momenti in cui l'operato del governo di Israele puo' risultare controverso ed essere legittimamente discusso'' che ''deve restare chiara e netta la distinzione tra ogni possibile posizione critica verso la linea di condotta di chi, di volta in volta, governa Israele e la negazione, esplicita o subdola delle ragioni storiche dello Stato di Israele, del suo diritto all'esistenza e alla sicurezza, del suo carattere democratico''. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel suo intervento al Quirinale in occasione della celebrazione della Giornata della Memoria.

Certo, ha detto Napolitano, si puo' discutere sulle scelte politiche di Israele, come la recente ''azione di guerra'' contro Gaza, ma questo, ribadisce, non puo' voler dire mettere in discussione il suo ''diritto all'esistenza e alla sicurezza''.

Il capo dello Stato ha ammonito che non si puo' abbassare la guardia contro il riemergere di fenomeni di aggressione agli ebrei e piu' in generale contro l'antisemitismo. C'e' quindi bisogno di una ''forte vigilanza'', in un momento in cui lo Stato di Israele viene da piu' parti criticato per la guerra a Gaza. Napolitano ha avvertito che ''proprio in questi momenti deve farsi piu' forte la vigilanza ed esprimersi piu' nettamente la reazione contro il riprodursi dell'antisemitismo, contro l'insorgere di nuove speculazioni e aggressive campagne contro gli ebrei e contro lo Stato ebraico''. Proprio questa attenzione, per il Capo dello Stato, e' ''lo spirito dell'impegno'' con cui si deve celebrare questa ricorrenza.

BERLUSCONI: LEGGI RAZZIALI FERITA PROFONDA

''Non dimenticheremo mai'' lo sterminio degli ebrei, un ''evento che ha segnato la storia dell'umanita''' e dal quale si deve trarre l'insegnamento imperativo che non debbono essere ''mai piu' violati i diritti e la dignita' di ogni cittadino''. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel messaggio per la Giornata della memoria.

Le leggi antiebraiche, ha sottolineato Berlusconi in altro passaggio, ''sono ancora avvertite come una ferita profonda, inferta non solo alla comunita' ebraica, ma alla intera societa' italiana, che perse improvvisamente una parte importante della propria storia. Migliaia di nostri concittadini, colti dallo sgomento e dall'incredulita', furono immotivatamente emarginati e privati della propria identita', dichiarati 'non Italiani'''.

''Purtroppo, ha detto ancora il premier, sappiamo come le tragiche conseguenze di queste leggi incivili e disumane abbiano portato a quella che i nazisti, nel loro sciagurato progetto, chiamavano 'soluzione finale del problema ebraico'''.

Gli ebrei scampati allo sterminio, ''sconvolti fisicamente, moralmente ed economicamente, rimarginando le incommensurabili fratture createsi nella societa' italiana, non hanno poi esitato - assicura Berlusconi - a dare il loro contributo per la costruzione comune della nuova Italia repubblicana, anche attraverso la partecipazione alla Resistenza ed alla nascita della Costituzione''. Il Presidente del Consiglio non ha dubbi, ''la determinazione a sanare quella ferita aperta nel 1938 ha fortemente contribuito ad ispirare l'Assemblea costituente nella scrittura della nostra Carta fondamentale, con la quale sono state delineate le basi di una democrazia che non consente che siano mai piu' violati i diritti e la dignita' di ogni cittadino. I principi costituzionali di uguaglianza e di liberta' di pensiero e di religione mantengano viva, sempre, la coscienza di quale debba essere la nostra strada''.

Il premier ha auspicato che ''i principi costituzionali di uguaglianza e di liberta' di pensiero e di religione mantengano viva, sempre, la coscienza di quale debba essere la nostra strada''.

INIZIATIVE IN TUTTA ITALIA. COMUNITA' EBRAICA CHIEDE UN INTERVENTO DEL VATICANO

Sono numerose le iniziative, in Italia e nel mondo, in ricordo dello sterminio, ma non si placa la polemica tra la Comunita' ebraica e il Vaticano che ha avuto per oggetto la revoca della scomunica da parte di Benedetto XVI a Richard Williamson, uno dei quattro vescovi ordinati da monsignor Marcel Lefebvre in polemica con la Santa sede nel 1988.

Williamson, in un'intervista precedente alla decisione del Papa, ha negato l'esistenza delle camere a gas naziste e ha ridotto il numero degli ebrei uccisi nel corso dell'Olocausto a 300 mila.

''La riabilitazione e' un fatto interno alla Chiesa e su quello non voglio interferire, ma sul negazionismo abbiamo molto da dire perche' lo riteniamo un'infamia'', ha dichiarato Renzo Gattegna, presidente dell'Unione delle Comunita' ebraiche italiane.

La replica vaticana e' stata affidata al cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani: ''Mentre esprimiamo il nostro apprezzamento per l'atto di misericordia del Santo Padre, manifestiamo il dispiacere per le infondate e immotivate dichiarazioni di uno dei quattro vescovi interessati circa la Shoah''. Il cardinale valuta pero' come ''ingiuste'' le parole pronunciate dagli ebrei italiani nei confronti della decisione di Benedetto XVI.

Una piu' ferma condanna delle tesi negazioniste e' giunta dalla Conferenza episcopale tedesca, il cui portavoce Matthias Kopp - in un'intervista alla seconda rete televisiva pubblica ''Zdf'' di Berlino - ha dichiarato che ''Williamson dovra' ritirare prima o poi le sue affermazioni, poiche' esse non appartengono all'insegnamento della chiesa cattolica''.


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