Chiara.

Piena estate. Fine di giugno primi di luglio. Il sole ormai molto caldo, si trova nel suo maggior splendore. Una bimba sta giocando sotto il sole, è da sua nonna, sua madre lavora, i suoi sono separati ed i suoi fratelli sono rimasti col padre.
Lei è una bambina di 6-7 anni che vuole giocare, ridere, è una bambina che vuole vivere.
Chiara, questo è il nome della bambina, come tutti i giorni, quando si trova da sua nonna, prende la sua bicicletta di cui va tanto fiera e va su e giù per il vicinato (posto molto tranquillo in quanto la nonna della piccola abita in periferia).
Pedala, pedala, mai si stanca, sempre il sorriso sul volto da donare a tutti coloro che potrebbe incontrare nel suo breve viaggetto.
Era quasi giunta l'ora della merenda, la nonna le preparava ogni giorno qualcosa di buono; Chiara inizia a pensare cosa le avrebbe preparato la nonna oggi, una torta? Ma chissà con cosa...Ed inizia ad immaginare come potrebbe essere questa merenda, ma sà anche che a breve soddisferà questa sua curiosità.
Ad un tratto, dopo l'ennesimo giro, ecco Piero, caro amico di famiglia.
Chiara lo saluta come sempre, sorridendo.
Lui le fa cenno di fermarsi, lei si ferma tutta sorridente, felice della vita che le è stata donata.
Piero inizia a farle domande semplici: Come stai? Il tuo cuginetto dov'è? Chiara ha un cuginetto di due anni più piccolo di lei con cui va molto d'accordo.
Chiara, sempre sorridente e felice, inizia a rispondere alle domande di Piero a cui tutta la famiglia ha sempre dato la totale fiducia.
Ad un tratto qualcosa di freddo si appoggia sulle piccole gambette di Chiara, che si trovano nude dato che indossa un completo di pantaloncini e una t-shirt. Lei scruta cosa si è appoggiato e nota la mano di Piero, la osserva, la mano si muove, ecco che Chiara fissa Piero lui sorride e le fa cenno con un dito di stare zitta, lei non si muove, sembra quasi voglia acconsentire.
Piero prende in braccio la piccola Chiara, lasciando cadere la bicicletta.
Allontanandosi, Chiara si volta e vede la bicicletta a terra, non c'è più il sorriso sul viso di Chiara, quel sorriso che l'ha sempre accompagnata si è spento.
Piero porta Chiara in cortile, per giocare le dice.
Ad un tratto Chiara diventa un pezzo di ferro, immobile, non riesce a muoversi, non vede cosa succede, non capisce, sente freddo. Tanto freddo. Tanto tanto freddo.
Piero muove le sue mani su di lei, Chiara le sente, Chiara non riesce a sottrarsi da quelle mani che la toccano, che l'accarezzano. Chiara non riesce a sottrarsi da quegli occhi che la scrutano tutta.
Chiara ha freddo, chiara si trova senza indumenti addosso, chiara inizia ad avere paura.
Chiara sente un brivido.
Chiara ha visto ciò che non doveva vedere.
Chiara sente che la nonna la sta chiamando, Piero anche la nonna chiamare la piccola.
La lascia andare e le fa cenno con una mano di stare zitta.
Chiara si veste e scompare dietro l'angolo.
Chiara adesso non è più una bambina, Chiara adesso è in fase adolescenziale, Chiara adesso è ormai una donna, con i suoi problemi di donna, con la sua vita, con il suo Amore, Chiara a volte soffre per questo ricordo.
Chiara soffre quando incontra per strada Piero e lo sfida con lo sguardo.
Chiara soffre.
Chiara è stufa di soffrire. Chiara è stufa di soffrire, per un bastardo che non merita nemmeno un suo piccolo pensiero.
Chiara adesso vuole dimenticare.
Chiara adesso vuole VIVERE.

Debora.