Non sò perchè ma oggi ho una forte voglia di scrivere. Ma non sò di cosa, qualsiasi cosa va bene.... Poi ho deciso: scriverò della mia voglia di scrivere, o cercare di spiegare perchè non riesco ad assecondare quanto sento con intensa esigenza.
Ed ecco che scrivo, senza idee...
Forse ho troppe idee nella mente e non le ho mai fissate adeguatamente. Chissà quante cose non ho fissato nella mia vita, ed eccole li, scritte su un vecchio quaderno per ricordarmi quanto sono stata male o chissà... Quanto ero felice...
Chissà invece quante altre cose sono li, nella mia memoria che vagano senza meta, formando una melma che ora mi fa camminare incerta....
Mi sento sola.
Mi sento quasi impotente di comunicare con gli altri, mi sento fraintesa, non compresa.
L'altra sera una cara amica mi ha chiesto:' Perchè sei triste?'.
Spavento, paura, dolore..... Mi cullo con questo malessere senza riuscire a darmi una spiegazione.
Io dovrei vincere, perchè mi sento in colpa, io dovrei voler spaccare il mondo. Alla mia età non dovrei avere il tempo per essere "triste". Dovrei avere certezze, dovrei avere già superato le perplessità e le indecisioni che pure mi concedo di potere aver incontrato sul mio cammino, un sistema di relazioni, una base solida da cui cominciare a volare: me lo si dovrebbe leggere in faccia.
Invece il punto di partenza è un altro: l'unica certezza è il dolore e quindi il dubbio, la paura di fare un passo, di alzare un dito, di uscire di casa.
Sono al buio che barcollo cercando almeno un sentierino.
Ho paura che tutto ciò sia poco chiaro per gli altri, probabilmente affaccendati con problemi più grossi e coinvolgenti dei miei, ho paura che la percezione di me, del mio modo di essere e rapportarmi che chiunque abbia a che fare con me.
E trovare la forza di scriverne è forse già un passo in avanti, anche se sempre al buio.